Dal 𝗴𝗲𝗻𝗻𝗮𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟲 cambiano le regole per chi usufruisce della legge 104. La riforma introduce permessi aggiuntivi retribuiti, rafforza le tutele per i lavoratori che assistono familiari disabili e semplifica le procedure di riconoscimento. Le nuove misure puntano a rendere più sostenibile la conciliazione tra lavoro e cura, ampliando i diritti per migliaia di famiglie.
I lavoratori che convivono con patologie oncologiche, invalidanti o croniche avranno a disposizione 10 ore aggiuntive annue di permesso retribuito, destinate a visite, esami e terapie frequenti. Si tratta di un ampliamento rispetto alle tutele già previste, che va a sommarsi ai tre giorni mensili garantiti dalla legge 104. Il beneficio riguarda anche i familiari che assistono persone con disabilità certificata, purché siano rispettati i requisiti di legge: invalidità civile superiore al 33% o riconoscimento di disabilità grave.
Congedo straordinario e diritto allo smart working
La legge conferma il diritto al congedo straordinario, un periodo di assenza retribuita fino a due anni complessivi nell’arco della vita lavorativa, con indennità pari all’ultima retribuzione e copertura contributiva, da utilizzare in modo continuativo o frazionato per assistere un familiare con disabilità grave. Al termine del congedo, quando possibile, il lavoratore avrà un diritto prioritario allo smart working, per favorire il rientro e la gestione delle esigenze familiari.
Nuove regole per il riconoscimento della disabilità
Il decreto legislativo n. 62/2024 ha introdotto nuove procedure per il riconoscimento della disabilità e dell’invalidità civile. Dal 2025 sono operative in molte province la valutazione di base e la valutazione multidimensionale, che consentono tempi più rapidi e un approccio integrato. L’obiettivo è arrivare a un sistema uniforme in tutto il Paese entro il 1° gennaio 2027. Anche il certificato medico introduttivo viene ora trasmesso direttamente dai medici certificatori, avviando l’iter con l’INPS come accertatore unico.
Chi può beneficiare delle nuove misure
Le novità riguardano i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato che assistono persone con disabilità grave o affette da patologie invalidanti. Tra le attività coperte rientrano visite specialistiche, esami diagnostici, terapie e trattamenti medici ricorrenti. Ogni richiesta dovrà essere supportata da documentazione sanitaria, in linea con i criteri fissati dalla normativa.
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